(ANSA) – ROMA, 17 MAR
“Il presidente del Consiglio lo ha definito un primo passo e come primo intervento quello del Cura Italia, ha veramente un senso, un’importanza da non sottovalutare“. Sovrintendente del Massimo di Palermo e da settembre 2019 presidente dell’Anfols, l’associazione che raccoglie le Fondazioni Liriche italiane, Francesco Giambrone, storico manager della cultura, commenta così le norme in soccorso del mondo dello spettacolo contenute nell’ultimo provvedimento governativo. “La cosa più importante – sottolinea – mi sembra l’estensione a tutto il mondo dello spettacolo di alcune tutele che vanno in aiuto della parte più fragile del nostro settore, non solo i dipendenti ma anche le partite Iva, gli stagionali, gli intermittenti“.
Un esempio concreto, spiega, potrebbero essere i tanti ballerini, i primi ad essere fermati dal coronavirus. Proprio al Massimo dove Giambrone – a conti economici sistemati – ha voluto provare a far ripartire il corpo di ballo, i danzatori assunti a tempo indeterminato sono solo quattro, gli altri sono a tempo determinato. “Quando siamo stati sorpresi dall’epidemia – racconta – il nostro corpo di ballo era in piena produzione, si stava allestendo Coppelia. Lo spettacolo, però, è stato cancellato e questi ragazzi hanno perso il contratto. Ora, se quello che abbiamo capito dalla presentazione verrà confermato dal testo in Gazzetta ufficiale, le nuove tutele saranno anche retroattive e potranno aiutare questi ragazzi“.
Un esempio, dice, che dimostra l’attenzione del governo “a voler tenere tutti dentro. Per noi davvero un buon segnale“. Quanto alle risorse economiche, “certo non basteranno, soprattutto se il fermo dovesse prolungarsi. Solo considerando lo stop al 3 aprile abbiamo calcolato un mancato incasso per le fondazioni di oltre 15 milioni di euro“. Non solo: “Interessante“, commenta ancora il presidente della associazione delle Fondazioni liriche, anche l’introduzione del voucher al posto dei rimborsi, “anche se proprio a questo proposito e non solo a Palermo, devo segnalare la nascita in queste ore di un fenomeno bellissimo: tanti spettatori che hanno lanciato e stanno facendo diventare virale l’hashtag #iononvoglioilrimborso. Per noi teatri, che avevamo appena tirato su la testa dopo anni di lavoro durissimo, è veramente un bellissimo segnale“.
LB
Fonte: ANSA